Pronti per la (ri)partenza…via!

Pubblicato da Milano Psicologi il

Affrontare i cambiamenti come opportunità di crescita

Per quanti di noi settembre rappresenta il mese della ripartenza e del cambiamento? È il mese in cui tendenzialmente si rientra dalle ferie estive e si riprende la routine quotidiana lavorativa, è il mese in cui ricomincia la scuola, ed è il mese i cui si portano con sé i buoni propositi maturati durante le vacanze. Spesso tutto questo si traduce anche in voglia di cambiamento o attesa/paura del cambiamento stesso.

Con il termine cambiamento ci riferiamo a tutto ciò che porta uno stravolgimento dello status quo e che ci costringe a fronteggiare situazioni nuove, oltre che al desiderio intimo di apportare delle modifiche alla nostra vita interna o esterna.

Un nuovo lavoro, un nuovo amore, un trasferimento in una nuova città, l’inizio di un nuovo ciclo scolastico, un nuovo approccio mentale alla solita quotidianità…affrontiamo grandi e piccoli cambiamenti ogni giorno. Ma quanto sappiamo gestirli con consapevolezza emotiva?

<Francesca ha trascorso delle piacevoli ferie estive, e a settembre rientrerà in ufficio dopo la sua maternità. È felice di ritornare e di riprendere il suo lavoro, ma già pochi giorni prima di rientrare ha cominciato a sentirsi nervosa e facilmente irritabile…qualcosa la rende irrequieta. Nella sua mente già c’è il planning della settimana di inserimento al nido del suo piccolo e lei teme che Ludovico possa risentire molto della sua assenza e non abituarsi al nuovo ambiente…>

Ovviamente Francesca dovrà affrontare un cambiamento importante e i dubbi e le paure fanno parte del gioco!

A livello generale dobbiamo precisare che i cambiamenti non sono mai positivi o negativi di per sé, ma possono assumere una valenza migliorativa o peggiorativa a seconda dell’atteggiamento mentale con cui si affrontano.

< Francesca sente che deve preparare se stessa e il suo piccolo a questo cambiamento… ne parla con il partner, con le amiche, compra degli albo…”Non avere paura Piccolo Granchio” di Chris Haughton è il suo preferito…una storia semplice, che parla a tutti, grandi e piccini.  È la storia di un piccolo granchietto che deve andare in mare aperto…ha paura, non vuole…e la stessa paura la prova Francesca. Cosa significherà lasciar andare il suo piccolo in un mondo nuovo? Ma Grande Granchio con il suo atteggiamento aperto e curioso accoglie le emozioni del suo piccolo e le trasforma in una bella avventura…>

A volte i cambiamenti possono non essere così “grandi” ma possiamo viceversa avere paura/ansia di ritornare a delle vecchie routine che ci fanno sentire soffocati o intrappolati, o sempre uguali.

<Daniele sente da oramai un anno di essere insoddisfatto della sua vita, è spesso nervoso, indifferente, annoiato…neppure durante le vacanze estive il suo umore si è ristorato, e l’idea di rientrare alla solita routine lo rende ancora più insofferente… Cresce in lui il desiderio di capire la fonte della sua insoddisfazione e cambiare qualcosa nella sua vita…>

È evidente che riuscire a leggere i propri stati emotivi è il primo importantissimo passo per poter lavorare al raggiungimento del proprio benessere. Spesso però ci sono dei blocchi inconsci che ci spingono a non cambiare le cose. Nel lavoro psicoterapeutico un punto fondamentale è identificare le cause della stagnazione e riconoscere l’origine dei blocchi, per poi allenare la resilienza esplorando le risorse personali, accettando ciò che non ha funzionato e trasformando la crisi in opportunità.

La vita è come un fiume che scorre inesorabile, sta a noi accettare di essere sempre in movimento e quindi cambiare e fluire con essa, o essere roccia cercando di ostacolare il flusso e il cambiamento stesso.

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