Muovere i primi passi nel percorso di Psicoterapia
Iniziare un percorso di psicoterapia è una preziosa opportunità che un individuo può cogliere, ma come tutti gli inizi può portare con sé sentimenti di entusiasmo e di preoccupazione per ciò che non si conosce. Spesso capita di avere una percezione chiara del proprio malessere, ma di sentirsi confusi sul proprio bisogno e su cosa aspettarsi da una terapia.

Il primo colloquio con uno psicoterapeuta è una porta al proprio mondo, a ciò che sta accadendo dentro di sé e nelle proprie relazioni, ma è anche una porta aperta alla conoscenza di un professionista che offre un ascolto attento e curioso nella sua stanza con i suoi arredi, profumi, colori, un mondo inizialmente sconosciuto. Una volta mossi i primi passi in quello spazio, la consultazione è l’inizio di un viaggio a due, nel quale si cammina insieme e si concordano modalità, tempi, obiettivi. Per questo le prime sedute sono riservate ad un ascolto totale e non giudicante di quanto chi chiede la psicoterapia porta con sé, rispetto al proprio presente, al malessere e alla propria storia. L’obiettivo comune è quello di comprendere e definire il problema per cercare insieme un modo per raggiungere un maggiore benessere.

Paziente e terapeuta si muovono insieme verso la costruzione di una schietta e autentica comprensione di ciò che sta accadendo e della possibilità e volontà di lavorare insieme per una opportunità trasformativa. Ascoltare e raccontare, chiarire e riaggiustare sono tra i preziosi ingredienti di questi primissimi passi nel percorso terapeutico, dove non si tesse solo il filo del contenuto della seduta, ma anche e soprattutto di due persone che con delicata determinazione costruiscono una relazione terapeutica. Domande come: “Chi è questa persona di fronte a me?” “Sarà interessato a quello che voglio raccontagli?” “Saprà capirmi?” “Cosa pensa di me?” “In che modo potrà aiutarmi?” “Resterò nella sua mente?” sono assolutamente normali ed anzi preziose, da condividere. Così come è possibile desiderare di aprire la porticina del proprio mondo interno un pezzetto alla volta, dando ascolto alla propria capacità di lasciarsi andare. Solo allora, piano piano, l’appuntamento con la psicoterapia diviene una preziosa consuetudine, uno spazio che resta nella mente, prima ancora che nella stanza, e la preoccupazione per l’incontro lascia spazio alla fiducia e all’autenticità che la relazione terapeutica può rappresentare per ognuno di noi.
Contattaci sul nostro sito www.milanopsicologi.com o sulla nostra pagina Instagram @milanopsicologi. Ti aspettiamo!