Feste in famiglia: ansia o relax?

L’arrivo del periodo di festività natalizie da sempre porta con sé attese, aspettative e desideri, che in alcuni casi possono essere vissuti con gioia e serenità, mentre in altri possono indurre anche vissuti di profonda ansia e tristezza.
La cultura nella quale siamo immersi spinge ad immaginare di poter trascorrere le festività in un’unica modalità: in famiglia, non a caso il proverbio popolare recita Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi; come se non vi fosse alternativa alcuna allo schema con il quale ci si aspetta, che debbano essere trascorsi i giorni di che ci aspettano. Le aspettative e i desideri individuali risultano, pertanto, fortemente legati a quelle che risultano essere le aspettative della società: trascorrere un sereno e festoso Natale in famiglia, con numerosi scambi di doni e con le persone con cui si condivide un affetto. Tali comportamenti sociali attesi possono, infatti, generare ansia e rifiuto in alcune persone in relazione alla qualità delle relazioni familiari e amicali, a vicende che possono essere avvenute nel corso del tempo, che hanno portato a rotture nei rapporti, dispiaceri o anche in relazione ai propri valori e al concetto di identità personale.
L’identità personale di ciascuno si sviluppa, infatti, progressivamente nel corso del tempo a partire dai valori appresi all’interno del nucleo familiare di origine. Tale sistema di valori entra poi in una fase di conflitto e rottura durante l’adolescenza, quando i ragazzi si confrontano con la possibilità di costruire un’identità personale, che possa anche discostarsi dal sistema di valori appreso, costituendo una struttura nuova ed unica nel suo genere. Diventando adulti si dovrebbe poter acquisire una sempre maggiore autonomia dal nucleo familiare di origine, sebbene alcune persone assorbano le aspettative familiari attraverso una modalità, che può impedire l’esplorazione di altri possibili scenari. È come se si sviluppasse una sorta di lealtà interna verso le norme trasmesse dalla famiglia, anche allargata, che non possono essere in alcun modo tradite, provocando una ferita rispetto alla sensazione di dover aderire ad un modello, al quale si può sentire di non appartenere più.
Le dinamiche familiari, all’interno delle quali ci si ritrova immersi in occasione delle festività, possono risultare connotate anche da tensioni irrisolte, verso le quali è possibile che nel tempo si sia cercato di porre una distanza, a protezione del dolore connesso, ad esempio sottraendosi ad alcune occasioni di incontro. Una riunione di famiglia, tuttavia, può sollevare vissuti di allerta ed ansia, anche anticipatoria, rispetto al ritrovarsi nuovamente all’interno di relazioni irrisolte.

In altri casi, invece, le festività possono essere vissute con difficoltà per le persone che non riescono a vivere il tempo di sospensione del lavoro come uno spazio di rigenerazione, percependolo piuttosto come un vuoto di senso e di attività, così come abbiamo visto anche nel nostro articolo relativo alle vacanze estive, che puoi ritrovare a questo link https://milanopsicologi.com/oddio-arrivano-finalmente-le-vacanze/
Come è possibile, quindi, affrontare tutto questo?
Il primo passo fondamentale è quello di potersi legittimare nelle proprie emozioni: ciò che proviamo e sentiamo internamente sta cercando di dirci qualcosa rispetto a quelli che sono i bisogni più profondi. È fondamentale, quindi, mettersi in una posizione di attento ascolto interno, per comprendere cosa è meglio fare per ristabilire un clima di serenità.
Nel caso in cui sia stato già avviato un percorso di psicoterapia, parlane con il tuo specialista; una riunione di famiglia può essere un luogo privilegiato per osservare le dinamiche relazionali e i ruoli ricoperti da ciascuno, sui quali si è già avuto occasione di riflettere, per provare ad introdurre meccanismi nuovi e differenti, che impediscono di prendere parte ai soliti meccanismi.
Nel caso in cui, invece, non sia stato avviato un percorso di psicoterapia è necessario poter valutare di chiedere aiuto per ricevere sostegno ed iniziare ad approfondire le ragioni del proprio malessere, riflettendo sui meccanismi alla base e sulle migliori strategie per stare di fronte a situazioni complesse, che possono apparire anche di difficile cambiamento.

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Il team di Milano Psicologi